«SPORT LIFE», UN SALTO DI QUALITÀ

Posata ieri a Palazzolo la prima pietra del nuovo polo sportivo di via Levadello. La Cooperativa Eccal realizza e cede al Comune l’impianto da 25.000mq

La pergamena – che sintetizza la convenzione urbanistica stipulata tra la Cooperativa Eccal e l’Amministrazione comunale, siglata dal presidente Vincenzo Gaspari e dal sindaco Silvano Moreschi – è già infilata in quel terreno che accoglierà il nuovo polo «Sport Life». Quale primo passo – simbolico – di un lungo percorso che affonda le radici nel più complesso piano di lottizzazione «Life», che prende il nome proprio dalla vecchia sala cinematografica demolita lo scorso febbraio.
Ieri – in occasione della cerimonia di posa della prima pietra – è stata ingranata la quinta… per i lavori è solo questione di giorni. La sostanza? La storica Cooperativa Eccal ha acquisito 52.000 metri quadrati tra via Attiraglio e via Levadello pronti per essere lottizzati (previsti 134 alloggi). La metà circa saranno ceduti al Comune, o meglio su 25.000 metri quadrati scarsi l’Ente cooperativistico realizzerà, a proprie spese, un impianto sportivo che sarà poi destinato alla collettività. Insomma, una «sfida soprattutto sociale, per offrire al quartiere di Sacro Cuore non solo case nuove ma soprattutto servizi e quell’impianto sportivo che potrebbe offrire una boccata d’ossigeno al confinante Centro scolastico polivalente» a dire di Vincenzo Gaspari e Bruno Ambrosetti, colonne portanti del Movimento cooperativo palazzolese. Proprio quella realtà «che non perde vitalità, anzi diventa traino per migliorare la qualità di vita del quartiere, per garantire più vivibilità» come esordisce il presidente della Provincia Alberto Cavalli, consapevole delle cifre grosse dell’operazione «Life» e di quel «patto sociale» tra Eccal, Comune, scuola, volontariato locale ed il quartiere indispensabile per condurre in porto quel progetto. 

Anzi, «una sfida per quella Cooperativa (il riferimento è all’Eccal) di diventare un punto di riferimento per il territorio, di pensare in modo orizzontale – spiega il vice presidente di Confcooperative di Brescia, Marco Menni -, ossia di far fronte all’esigenza di alloggi e di offrire spazi per la crescita (sociale, culturale, sportiva) della comunità». Insomma, non solo cemento, non solo case ma anche qualità di vita e input per la crescita soprattutto delle nuove generazioni.

Non a caso, l’assessore provinciale allo Sport, Alessandro Sala, parla di «un nuovo polo di educazione allo sport, di occasione per la crescita delle famiglie palazzolesi», a fronte di «quell’importante pagina per tutta la città che la Cooperativa sta scrivendo, proseguendo un libro, un’avventura iniziata nel lontano 1947». Perché sulle spalle l’Eccal si porta 58 anni di vita, di sacrifici in carne ed ossa, perché «dietro la Cooperativa si celano i lavoratori di tutti i giorni ». Di «un nuovo quartiere nel quartiere, a Sacro Cuore» parla invece il primo cittadino Silvano Moreschi, certo che l’operazione «Life» garantirà «crescita e sviluppo di tutta la comunità».
E soprattutto quel polo sportivo «farà crescere i nostri ragazzi e risponderà alle reali e pressanti esigenze del mondo sportivo», parola dell’assessore comunale Stefano Ravelli.

Marco Bonari